RACCOLTA SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE – OSTETRICIA E GINECOLOGIA Teramo

U.O.C. OSTETRICIA E GINECOLOGIA Teramo (aggiornato 12.2023)

FF Dott. Alessandro Santarelli

RACCOLTA SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE - OSTETRICIA E GINECOLOGIA Teramo

Nel momento più bello e meraviglioso della vita, la nascita di un figlio, ogni mamma può scegliere di essere “mamma 2 volte”: offrendo una speranza di guarigione ad un bambino affetto da leucemia o altre gravi malattie del sangue che per sopravvivere ha bisogno della donazione del sangue del cordone ombelicale. Una donna che decide di donare il sangue cordonale compie quindi un’importante scelta d’amore che riporterà il sorriso nel cuore di un’altra mamma. “Ciò che ha nutrito una vita può ancora dare vita”. Questo messaggio richiama l’importanza di donare il sangue del cordone ombelicale poiché in esso sono contenute cellule staminali in grado di generare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, utili a curare malattie del sangue e del sistema immunitario. Il Servizio sanitario regionale garantisce la qualità di tutte le procedure connesse alla donazione, alla conservazione e alla distribuzione del sangue cordonale. Le sacche di sangue, dopo essere state analizzate, vengono classificate per stabilirne le compatibilità con eventuali destinatari del trapianto e conservate nella “banca regionale del sangue cordonale”,

CHE COS’È IL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE? E’ il sangue che rimane nel cordone ombelicale e nella placenta dopo la recisione del cordone ombelicale alla nascita. Questo sangue, che normalmente viene scartato assieme alla placenta, è la terza fonte, dopo il midollo osseo e il sangue periferico (cioè il sangue circolante nei vasi sanguigni), di cellule staminali emopoietiche, cellule che generano i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine, utili alla cura di malattie del sangue e del sistema immunitario.

CHI PUÒ DONARE IL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE? Le partorienti che, nel corso della gravidanza e sulla base del loro stato di salute, siano risultate idonee alla donazione. Infatti non tutte le raccolte possono essere bancate (conservate per fini di trapianto), poiché devono rispondere a caratteristiche qualitative e quantitative utili per tale scopo. Esistono pertanto alcune controindicazioni alla donazione che possono emergere al momento della compilazione del questionario anamnestico, al momento del parto (come ad esempio: la durata della gravidanza inferiore a 35 settimane, lo stato febbrile della puerpera al momento del parto, malformazioni congenite nel neonato, rottura delle membrane da più di 12 ore prima del parto..), durante i controlli laboratoristici necessari ai fini della conservazione.

COME AVVIENE LA DONAZIONE DI SANGUE CORDONALE? La donazione è possibile sia dopo un parto naturale che dopo un parto cesareo (non d’urgenza). La raccolta del sangue cordonale avviene, da parte di personale competente, dopo la recisione del cordone ombelicale. Per raccogliere il sangue del cordone si applica un sistema che garantisce la massima sterilità. E per conservare il sangue si utilizzano sacche sterili monouso. Ad ognuna di queste sacche viene applicata un’etichetta con un codice a barre per garantirne la tracciabilità. Questo sistema di raccolta permette di ottenere per ogni donazione una quantità di sangue compresa tra i 50 e i 150 millilitri. Se la raccolta è inferiore a 50 ml, la donazione non può essere utile ai fini del trapianto

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