Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare

U.O.S. CARDIOLOGIA DEI SERVIZI Teramo (dipendente dalla U.O.C. Cardiologia, Utic ed Emodinamica Teramo) (aggiornato 07.2023)

FF Dott. Donatello Fabiani

Test cardiovascolare da sforzo con pedana mobile o cicloergometro - CARDIOLOGIA DEI SERVIZI Teramo

Il test da sforzo, detto anche test ergometrico, prova da sforzo o elettrocardiogramma sotto sforzo è un esame che consente di studiare il funzionamento del cuore quando viene sottoposto a uno stress fisico; (nel test da sforzo cardiopolmonare è valutata anche la risposta dei polmoni).

Per effettuare il test, il paziente deve essere a digiuno da almeno 3 ore. Non deve aver assunto the o caffè o aver fumato il giorno dell’esame. La sospensione di una eventuale terapia è a discrezione del medico che richiede l’esame. È consigliabile un abbigliamento adatto all’esecuzione di un esercizio fisico.

La prova ergometrica ha una durata di circa 20 minuti e generalmente si effettua o sulla cyclette o sul tapis roulant, vengono applicati gli elettrodi sul torace e sul dorso del paziente per la registrazione dell’elettrocardiogramma e posizionato sul braccio il manicotto per la rilevazione della pressione.

Lo sforzo è variabile secondo le capacità del paziente: perchè la prova abbia valore diagnostico occorre superare l’80% del valore di soglia teorico per il soggetto esaminato che corrisponde ad un significativo aumento del lavoro del cuore. Infatti un apporto deficitario di sangue al cuore da parte delle coronarie spesso risulta sufficiente in condizioni di riposo mentre non lo è quando sotto sforzo aumenta il lavoro del cuore.

Al termine del test da sforzo ed in funzione dei risultati ottenuti, l’esperienza e la professionalità del medico sapranno indirizzare il paziente verso ulteriori accertamenti per arrivare alla “certezza diagnostica” e quindi attuare la migliore terapia possibile caso per caso.

 

 

 

 

 

 

E' una prova che prevede uno sforzo fisico finalizzato a valutare il comportamento del sistema cardio-circolatorio in occasione di affaticamento.

In particolare serve a misurare se con l’aumentare della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa sotto sforzo compaiono segni elettrocardiografici o sintomi dolorosi suggestivi di ostruzioni delle arterie coronarie, ossia delle arterie che riforniscono il muscolo cardiaco di sangue e ossigeno.