Le resezioni epatiche sono interventi chirurgici che si eseguono in anestesia generale.
Prevedono solitamente incisioni addominali che sono mediane e longitudinali fino a 2-3 cm dall’ombelico per poi assumere un andamento concavo verso l’alto (a forma di J) fino ad intersecare il margine delle coste a livello del 9° spazio intercostale destro: in taluni casi laddove le esigenze tecniche legate alla particolare anatomia o alla posizione della malattia da rimuovere lo richiedessero si procede ulteriormente attraverso lo spazio intercostale interrompendo l’arcata costale dx ed entrando nel cavo pleurico (torace) a configurare un approccio tecnicamente definito come toracofrenolaparotomico.
In casi selezionati e per eseguire resezioni limitate in parti del fegato facilmente aggredibili può essere effettuato un accesso laparoscopico (mininvasivo).
Le resezioni epatiche vengono comunemente eseguite utilizzando l’ecografia intraoperatoria che è fondamentale nel pianificare e guidare la resezione.
Le resezioni epatiche sono indicate per l’asportazione di tumori del fegato, sia primitivi (che originano in questo organo – epatocarcinomi e colangiocarcinomi - ) che secondari (metastasi di tumori di altri organi). Più raramente parte del fegato viene asportata per la presenza di grosse cisti parassitarie o per tumori benigni (adenoma, angioma, iperplasia nodulare focale).
Come si definiscono?
La definizione dell'estensione di una resezione epatica trova il suo fondamento sull'anatomia dei vasi che scorrono dentro questo organo e che ne determinano l'estensione ai segmenti nei quali questo particolare organo è diviso.
(negli schemi che seguono la parte di fegato da asportare è quella colorata in marrone)
Estensione | Descrizione | |
Epatectomia destra | Consiste nell'asportazione di tutto il lobo destro del fegato (segmenti 5, 6, 7 e 8). Prevede l'asportazione di più della metà del fegato. | |
Epatectomia sinistra | È la rimozione del lobo sinistro del fegato (segmenti 2, 3 e 4). | |
Epatectomia destra allargata | Consiste nella rimozione dell'emifegato destro e in toto o parziale del 4° segmento (quindi, del cosiddetto "lobo anatomico" destro). È uno degli interventi maggiormente demolitivi nella chirurgia del fegato. Trova la più frequente applicazione nei casi di tumori delle vie biliari o della colecisti. Può essere preceduto dalla embolizzazione preventiva del ramo destro della vena porta per ridurre il rischio di insufficienza postoperatoria del fegato. | |
Epatectomia sinistra allargata | Intervento raramente applicato nella pratica chirurgica. Consiste nella rimozione dell'intero emifegato sinistro e del settore anteriore destro (segmenti 8° e 5°). Trova la più frequente applicazione nei casi di tumori delle vie biliari o della colecisti. Può essere preceduto dalla embolizzazione preventiva del ramo portale sinistro e di un ramo dell’emisistema destro (per i segmenti 5 ed 8) per ridurre il rischio di insufficienza postoperatoria del fegato. | |
Settoriectomia anteriore destra | Rimozione dei segmenti 5° e 8°, che ricevono sangue dallo stesso vaso proveniente dalla vena porta. | |
Settoriectomia posteriore destra | Rimozione dei segmenti 6° e 7°, che ricevono sangue dallo stesso vaso proveniente dalla vena porta. | |
Segmentectomia 4 | Rimozione isolata del segmento 4°. | |
Settoriectomia laterale sinistra | Comunemente denominata "lobectomia sinistra", poiché prevede l'asportazione del lobo anatomico sinistro. | |
Bisegmentectomia | Intervento chirurgico che prevede l'asportazione di due segmenti del fegato che non sono vascolarizzati dallo stesso vaso proveniente dalla vena porta. | |
Segmentectomia |
Asportazione anatomica di uno solo degli 8 segmenti in cui è diviso il fegato (in questo caso, ad esempio, è rappresentata l'asportazione del segmento 6°).
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Resezioni "a cuneo" o resezioni "wedge" | Sono tutte quelle resezioni che non seguono la divisione anatomica del fegato e prevedono la rimozione di una parte di fegato di estensione inferiore ad un segmento o comprendente porzioni di segmenti adiacenti. | |
Fonte: IHPBA Brisbane 2000 Terminology of Liver Anatomy & Resections Terminology Committee of the International Hepato-Pancreato-Biliary Association HPB 2000; 2(3):333-39 |
Rischi a cui ci si sottopone quando si esegue una resezione epatica
La quantificazione del rischio dipende da numerosi fattori:
- lo stato del fegato
- le condizioni generali del paziente
- la quantità di fegato da asportare
- la presenza di malattie concomitanti che pongano il paziente a maggiore rischio
In generale si può asserire che:
- gli interventi effettuati in pazienti non cirrotici hanno rischio (mortalità) relativamente basso (1-2%)
- gli interventi effettuati in pazienti cirrotici, a seconda dei criteri con i quali viene effettuata la selezione, comportano un rischio operatorio (mortalità) compreso fra l'1% ed il 5%
- gli interventi estesi (le epatectomie allargate) comportano un rischio superiore, che può giungere al 5%; quasi sempre questi interventi vengono effettuati per malattie tumorali maligne, che giustificano la necessità di sottoporsi ad un tale rischio
- Spesso durante o dopo interventi sul fegato è necessaria la trasfusione di globuli rossi e plasma per rimpiazzare le perdite avvenute durante l’intervento.
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