CHIRURGIA GASTRICA – CHIRURGIA GENERALE Teramo

Dipartimento Chirurgico

U.O.C. CHIRURGIA GENERALE Teramo (aggiornato 01.2024)

Dott. Ettore Colangelo

CHIRURGIA GASTRICA - CHIRURGIA GENERALE Teramo

Lo stomaco è un organo che appartiene all'apparato digerente. È una dilatazione a forma di sacco del canale alimentare, tra l'esofago e l'intestino. La sua funzione è di raccogliere gli alimenti masticati e deglutiti, digerirli e trasformarli in materiale liquido.

Lo stomaco, situato centralmente nella parte superiore della cavità addominale, al di sotto del diaframma, può essere diviso in tre parti:

  • la porzione superiore inizia con il cardias, che è il passaggio tra l’esofago e lo stomaco e prosegue con il fondo, che è la parte più alta dello stomaco e forma una specie di cupola;
  • il corpo, sotto al fondo, scende verticalmente, restringendosi ed incurvandosi verso destra;
  • l’antro, segue il corpo e termina con il piloro, sfintere muscolare che si rilascia permettendo il passaggio del contenuto gastrico nel duodeno.

Lo stomaco è un organo che riceve molto sangue da tante arterie. E’ innervato dai nervi vaghi. La parete è composta da una serie di tessuti sovrapposti; ritroviamo, dalla superficie esterna verso l'interno, i seguenti strati: sierosa, muscolare, sottomucosa e mucosa.

Il carcinoma gastrico, ad esempio, origina nelle cellule che rivestono lo strato mucoso (più interno) e si diffonde progressivamente agli strati più esterni. Inoltre le cellule tumorali possono diffondere attraverso il sangue verso altri organi oppure attraverso la linfa possono giungere ai linfonodi. Le cellule del tumore possono anche diffondere per contiguità ai visceri situati in vicinanza dello stomaco. Infine possono colonizzare il peritoneo, dando origine alla carcinosi peritoneale.

 Le gastrectomie

Nel carcinoma gastrico l’estensione della demolizione gastrica è in funzione della sede della neoplasia: se esso è situato a livello del cardias, del fondo e nella parte superiore del corpo è indicata la gastrectomia totale. Se è situato nella parte inferiore del corpo, nell’antro o a livello del piloro è indicata la gastrectomia subtotale. In altre neoplasie (es. GIST) è sufficiente l’asportazione locale, ossia l’asportazione della lesione con ampi margini di tessuto sano.

Oltre l’asportazione dello stomaco può rendersi necessaria, specie nei tumori maligni, la resezione di organi contigui, come milza, parte del colon, porzione del pancreas, colecisti, porzione di fegato etc.

Gli interventi sullo stomaco possono avvalersi, quando possibile, delle procedure mininvasive (laparoscopia). Al momento non sono però dimostrati con certezza vantaggi della tecnica laparoscopica rispetto a quella tradizionale.

Il tempo successivo alla sezione di tutto o parte dello stomaco prevede il ripristino della continuità digestiva che si realizza confezionando anastomosi (congiunzioni) tra lo stomaco residuo o l’esofago e l’intestino, utilizzando eventualmente degli strumenti meccanici appositamente creati.

          Come già accennato, nel caso di carcinoma si asportano anche i linfonodi situati in vicinanza allo stomaco per la possibilità che al loro interno si siano diffuse cellule tumorali.

Alla fine di ogni intervento potrebbero essere posizionati e lasciati in sede, per un tempo adeguato alle necessità, uno o più tubi di drenaggio, il catetere vescicale ed altri eventuali presidi, in particolare un sondino introdotto dal naso nel canale alimentare o una digiunostomia.

La qualità di vita dopo gli interventi di chirurgia dello stomaco è generalmente buona: il paziente dovrà abituarsi a uno schema dietetico in genere un po’ diverso rispetto alle proprie abitudini; saranno consigliati pasti più piccoli e frequenti (4-5 pasti al dì) rispetto a quelli attuali. In generale, il quantitativo di cibo ingerito per avere un senso di sazietà sarà minore rispetto all’attuale, ma il fabbisogno energetico resterà lo stesso. Generalmente nei primi mesi dopo l’intervento chirurgico si potrà verificare una perdita di peso che, tuttavia, si stabilizzerà successivamente.

Va poi segnalato che, come conseguenza dell’asportazione dello stomaco, si avranno delle alterazioni nell’assorbimento di alcuni nutrienti, in particolare, ferro, vitamina B12 e acido folico, alterazioni che possono manifestarsi a distanza di mesi ed anche anni dall’intervento, in particolare dopo gastrectomia totale. Sarà quindi opportuno dosare periodicamente questi nutrienti ed eventualmente integrarne l’apporto.

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