Per combattere i tumori esistono due strategie principali: prevenirne la comparsa, adottando uno stile di vita sano (prevenzione primaria), oppure diagnosticare la malattia il più precocemente possibile, prima che si manifesti a livello clinico (prevenzione secondaria). Un test di screening è un esame che consente di individuare in fase iniziale una certa malattia, nello specifico un tumore, in persone asintomatiche.
L’azienda sanitaria invita direttamente l’intera fascia di popolazione ritenuta a rischio di sviluppare una certa malattia, offrendo gratuitamente il test ed eventuali approfondimenti. L’adesione al programma è del tutto volontaria.
SCREENING TUMORE MAMMELLA
Il test impiegato per lo screening del tumore della mammella è la mammografia, ovvero una radiografia delle mammelle. L’esame si esegue appoggiando le mammelle una per volta su un piano, dove vengono leggermente compresse e radiografate in senso orizzontale e in senso verticale. L’esame di solito non è doloroso e non è associato ad alcun rischio per la salute, dato che le dosi di radiazioni emesse sono molto basse.
In Italia, i programmi di screening mammografico prevedono l’esecuzione di una mammografia ogni due anni nelle donne tra i 50 e i 69 anni.
L’accesso al programma di screening avviene attraverso lettera di invito spedita a casa dell’utente, non c’è bisogno di impegnativa e il test ed eventuali approfondimenti sono esenti dal ticket.
Per dubbi, informazioni, per cambiare l’appuntamento, se non si è avuta la lettera di invito, è possibile contattare il numero verde gratuito 800 21 00 02 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 21 e il sabato dalle 9 alle 17 o scrivere a informazione.screening@aslteramo.it
SCREENING TUMORE CERVICE UTERINA
I test impiegati per lo screening del tumore della cervice uterina sono il Pap test e HPV test.
Il PAP test consiste in un prelievo, tramite una spatola e uno spazzolino, di alcune cellule di sfaldamento dal collo dell’utero, che muoiono e si staccano nel corso del normale processo di ricambio dei tessuti. Le cellule vengono strisciate su un vetrino, successivamente colorato e analizzato al microscopio alla ricerca di eventuali cellule anormali. Il Pap test è detto anche striscio vaginale oncologico, per differenziarlo dallo striscio batteriologico, che non è un test di screening ma serve per verificare la presenza di eventuali infezioni.
In Italia, i programmi di screening cervicale prevedono l’esecuzione di un Pap test ogni tre anni nelle donne tra i 25 e i 29 anni.
L’HPV test consiste nel prelievo di una piccola quantità di cellule dal collo dell’utero che vengono analizzate per verificare la presenza di DNA del Papillomavirus. Le infezioni causate da questo comunissimo virus possono infatti essere responsabili del tumore del collo dell’utero.
Il programma di screening cervicale attraverso HPV test è offerto alle donne tra i 30 e i 64 anni ogni cinque anni, insieme alla Vaccinazione anti-HPV offerta alle ragazze nel 12° anno di età.
L’accesso al programma di screening avviene attraverso lettera di invito spedita a casa dell’utente, non c’è bisogno di impegnativa e il test ed eventuali approfondimenti sono esenti dal ticket.
Per dubbi, informazioni, per cambiare l’appuntamento, se non si è avuta la lettera di invito, è possibile contattare il numero verde gratuito 800 21 00 02 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 21 e il sabato dalle 9 alle 17 o scrivere a informazione.screening@aslteramo.it
Lo screening del tumore del colon retto avviene attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci (Sof). La ricerca del Sof permette di individuare l’eventuale presenza nelle feci di sangue invisibile a occhio nudo, oppure nascosto alla vista. Si esegue raccogliendo un campione di feci in un apposito flacone fornito dalle farmacie che partecipano allo screening elencate nella lettera, il campione viene riportato alla farmacia che provvede a consegnarlo al laboratorio per l’analisi.
L’esame risulta positivo per la presenza di sangue occulto fecale in circa 5-6 persone su 100. Questo non indica necessariamente la presenza di tumori o polipi intestinali: un sanguinamento nelle feci può dipendere anche da cause banali come emorroidi, ragadi o diverticoli. A volte, però, il sanguinamento può essere il primo segnale della presenza di polipi, che possono essere asportati per impedirne la possibile trasformazione in tumore maligno. Più raramente, chi risulta positivo al test ha effettivamente un tumore: in genere, però, è in fase molto precoce e quindi più facilmente curabile. In tutti i casi di positività a questo esame è necessario un accertamento con colonscopia.
In Italia, i programmi di screening per il tumore del colon retto prevedono l’esecuzione della ricerca del Sof ogni due anni per le donne e gli uomini tra i 50 e i 69.
Per dubbi, informazioni, per cambiare l’appuntamento, se non si è avuta la lettera di invito, è possibile contattare il numero verde gratuito 800 21 00 02 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 21 e il sabato dalle 9 alle 17 o scrivere a informazione.screening@aslteramo.it