Il cuore, qualcosa di cui prendersi cura non solo da adulti.
Le malattie cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di morte e spesa sanitaria nelle società avanzate, si manifestano infatti da grandi, ma affondano le radici nell’infanzia.
A evidenziarlo sono gli esperti della Sip, Società italiana di pediatria, in occasione del 75esimo congresso di pediatria a Bologna. Il Gruppo di Studio Ipertensione Arteriosa e Rischio Cardiovascolare della Sip ha realizzato un manuale sul rischio in bimbi e ragazzi.
“I processi di alterazione vascolare, la premessa delle patologie cardiovascolari fino a infarto e ictus, iniziano nei primi 10 anni di vita – spiega Gianni Bona, esperto Sip – in qualche modo il decadimento delle arterie comincia dal primo giorno e interessa tutti: quello che cambia è la velocità con cui questi processi avvengono”.
Tra i 10 ‘nemici’ del cuore, sin da piccoli, vi sono scarso o eccessivo peso alla nascita, predisposizione genetica, sovrappeso e obesità, fumo.
E poi ipertensione, che riguarda il 4% dei bambini tra 6 e 16 anni (ben il 24% tra quelli obesi), sedentarietà e alterazioni del sonno: il 27% dei bimbi in età scolare e il 45% degli adolescenti dormono meno di quanto raccomandato.
Infine alcune malattie croniche endrocrinologiche, ai reni e al cuore, alcuni farmaci come cortisone, immunosoppressori, diuretici, e il fruttosio, il cui uso eccessivo può essere dannoso per la salute.
Cinque le regole salva-cuore:
(Fonte: Ansa Salute)