Durante il processo assistenziale del paziente all’interno delle strutture sanitarie, è possibile che accadano eventi avversi inattesi che – purtroppo – possono provocare gravi danni ai pazienti stessi.
Questi eventi vengono definiti “sentinella” e vengono costantemente monitorati dalla nostra ASL attraverso la propria Unità di Gestione del Rischio Clinico che, in capo al Dr. Ercole D’Annunzio, fa parte di un sistema complesso che mette in rete tutte le Asl con il Ministero della Salute, con lo scopo principale di fare in modo che certi pericolosi avvenimenti non accadano mai più.
Uno tra gli eventi sentinella maggiormente ricorrenti è quello della caduta dei pazienti all’interno delle strutture sanitarie che, troppo spesso, può comportare conseguenze anche molto gravi per i malati, soprattutto se sono persone anziane o fragili. Il Ministero della Salute dal settembre 2005 al dicembre 2012 ha contato, tra i casi segnalati, addirittura il 24,6% di “morte o grave danno per caduta di paziente”.
Anche nella nostra Azienda, purtroppo, la caduta dei pazienti rappresenta una percentuale significativa tra gli eventi avversi che si verificano, e si è sentita così la necessità di dotarsi di una procedura che riesca a prevenire il fenomeno e ad abbattere il rischio di questo accadimento.
La procedura, deliberata dalla Direzione Generale e quindi cogente all’interno della ASL di Teramo, rappresenta così uno strumento fondamentale per la prevenzione del fenomeno.
All’interno della procedura, oltre a tutte le indicazioni utili ad individuare i pazienti a rischio di cadere e alle norme comportamentali sia dei pazienti che del personale sanitario, sono identificati tutta una serie di strumenti di comunicazione di cui la procedura stessa si avvale:
- una brochure informativa da consegnare ai pazienti e ai familiari con l’indicazione dei motivi per cui un paziente viene considerato a rischio caduta e le situazioni che più frequentemente determinano cadute
- un poster da affiggere nelle stanze di degenza per sensibilizzare i pazienti, i loro familiari e il personale tutto ad aderire alla campagna di prevenzione delle cadute
- un braccialetto giallo che i pazienti a rischio porteranno al polso.
“La procedura, oltre ad essere un vero e proprio strumento operativo per la prevenzione del fenomeno” – dichiara il Dr. Ercole D’Annunzio – “è anche un’occasione per migliorare in generale la qualità della nostra assistenza.
In più, va considerata non solo come una forma di tutela per gli operatori sanitari che vengono dotati, in questo modo, di regole chiare ed esaustive sulle azioni da compiere per prevenire le cadute dei pazienti, ma anche come una possibilità di contenimento dei costi dei premi assicurativi, attraverso la riduzione delle richieste di risarcimento.”